📌 Sul tema della violenza sulle donne e del patriarcato, "vorrei confrontarmi con il ministro Giuseppe #Valditara e con la presidente del Consiglio Giorgia #Meloni, numeri alla mano". Così Gino #Cecchettin, padre di Giulia, uccisa un anno fa dall’ex fidanzato Filippo #Turetta, intervenendo come ospite all’evento "Dieci domande sulla violenza", organizzato da scuole, università, centri antiviolenza e centri per uomini autori di violenza.
L’iniziativa è promossa dal Piano per l’Uguaglianza metropolitano e dalla rete "Ecco!", in collaborazione con Alma Mater, il Comune e l’Ufficio scolastico provinciale di Bologna.
Nei giorni scorsi, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara aveva dichiarato: "La visione ideologica vorrebbe risolvere la questione femminile lottando contro il patriarcato. Ma come fenomeno giuridico è finito con la riforma del diritto di famiglia del 1975, che ha sostituito alla famiglia fondata sulla gerarchia quella fondata sull’uguaglianza".
In merito a queste parole e al presunto legame tra violenze di genere e giovani stranieri, Cecchettin ha commentato: "Penso che Elena (la sorella di Giulia, ndr) abbia risposto nel modo forse più corretto". Ha aggiunto: "Rispetto le opinioni di chiunque, ma certe cose vanno supportate da numeri concreti. Mi prenderò il tempo di analizzare le statistiche. Di certo, nel mio caso non è stato così, ma anche guardando a tanti altri casi".
Cecchettin ha poi chiarito: "Non penso che questo sia il punto. Penso che la violenza vada condannata da tutti i punti di vista, indipendentemente da dove provenga. Non ne farei una questione di genere, colore o provenienza. Quando la violenza si manifesta, va combattuta nel migliore dei modi, in modo concreto e seguendo le regole che la società si è data".
#tgla7