Roma, 22 mar. (askanews) -L’ acqua testimone della vita che è stata e custode della vita che verrà. Nella società che si vuole sempre più liquida, le note di
Cristiana Pegoraro irrompono per ammonirci sulla nostra dissipatezza dell elemento da cui ogni vita germoglia. È il senso del videoclip realizzato dalla pianista italiana per la Giornata mondiale dell acqua che si celebra oggi, lunedì 22 marzo, voluta dall’Onu nel 1992. La pianista che incanta le platee dei due
emisferi con la potenza della sua arte musicale ci regala nel videoclip una fusione perfetta tra musica e immagini: la liquidità delle note sfiora e scorre impetuosa sui paesaggi della sua terra natìa, l’Umbria, evocando la bellezza di luoghi suggestivi come la Cascata delle Marmore e il Lago di Piediluco e
più in generale il paesaggio lacustre della regione.
Il lavoro di Cristiana Pegoraro è un omaggio ai tesori naturali del territorio umbro, ma è anche un dono a coloro che se ne fanno custodi attivi e premurosi. Fra di essi c è sicuramente la Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, ente finanziatore dell’iniziativa alla quale hanno dato il loro patrocinio Regione Umbria, Provincia di Terni e Comune di Terni. Il video si svolge sulle note della composizione originale Rain di Cristiana
Pegoraro. Attraverso un linguaggio musicale melodico ed evocativo
l artista rilegge a suo modo la storia dell acqua, affidando ad
essa l ispirazione. Il video, prodotto da Imprenditori di Sogni e
diretto da Yuri Napoli e Adriano Natale, si configura dunque
anche come un importante strumento di promozione internazionale
del territorio e delle sue bellezze paesaggistiche.
"Questo lavoro – ha commentato Cristiana Pegoraro – è stata
un esperienza nuova, un modo per esprimermi in tempi di pandemia,
quando non potendo esibirmi e girare il mondo per concerti e
attività, ho portato su un percorso nuovo la mia creatività e
arricchito la mia vena artistica di nuovi stimoli".
Il video sarà visibile dalle 21.30 della giornata di lunedì 22
marzo sui canali ufficiali Youtube e Facebook di Fondazione Carit
e di Cristiana Pegoraro.
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