23 maggio 1992 – Cosa nostra mette in atto il più grave e tristemente noto attentato della storia italiana.
Sull’autostrada A29, nei pressi dello svincolo per Capaci, deflagrano circa 400 kg di miscela esplosiva; muoiono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
L’autista di Falcone, Giuseppe Costanza, si salva perché seduto sul sedile posteriore, visto che il magistrato aveva deciso di guidare personalmente l’auto.