Roma, 30 dic. (askanews) – Un vaccino anti Covid allo studio all’Istituto Nazionale per le Malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma: ci spiega come funzionerà l’epidemiologo Enrico Girardi:
"Quello che abbiamo fatto in questi mesi è provare un vaccino nuovo, un vaccino che deriva da una delle cosiddette piattaforme vaccinali, cioè sistemi per mettere a punto nuovi vaccini; in questo caso è basata su un adenovirus derivato dal gorilla, perché sono da una parte virus che non sono nocivi per l’uomo, non provocano malattie, e sono abbastanza diversi dagli adenovirus umani per far sì che le persone non dovrebbero avere anticorpi per bloccarli".
"Questi virus – prosegue Girardi – servono a portare all’interno del nostro organismo un pezzetto di informazione genetica che fa produrre alle nostre cellule la cosiddetta proteina spike del coronavirus del Covid. L’organismo prende questa informazione genetica, senza che sia inserita nelle cellule umane perché resta nella parte più esterna della cellula, nel citoplasma; l’organismo produce la proteina virale e quando la vede in circolo produce anticorpi contro questa proteina. Con questo meccanismo si vuole far produrre alle persone gli anticorpi protettivi che bloccano la riproduzione del virus".
"Stiamo riproducendo artificialmente quello che è un meccanismo naturale delle infezioni virali e della risposta immunitaria. In questo caso lo facciamo con virus che non si replicano, quindi vogliamo ottenere la risposta immunitaria senza la parte dannosa dell’infezione".