Kiev, 15 mar. (askanews) – Facciate sventrate, interni allagati. Gli abitanti di Kiev con la luce del giorno sono tornati nelle loro case bombardate dall’aviazione russa. La capitale è il nuovo obiettivo delle bombe di Putin che colpiscono anche i palazzi residenziali, come questo edificio di 10 piani.
"Noi dormivamo qui – grida piangendo Natalyia, 60 anni, mentre gira per l’appartamento alla ricerca di qualcosa da salvare – se avessimo dormito qui stanotte ora non saremmo vivi".
"Erano circa le 4.50 del mattino – racconta un altro residente – mi sono svegliato e ho avuto come un presentimento, ho provato ad alzarmi e uscire ma l’onda d’urto dell’esplosione mi ha ributtato sul letto, mi sono ferito ad un piede. Poi sono cominciate le fiamme nei piani più bassi".
Chi abitava dove è partito l’incendio, come Serhyi Zinchenko, racconta che sono scoppiate anche le tubature del gas. Nessuno ha fatto in tempo a chiuderlo.
Ma il pensiero di tutti è uno solo, come ripete più volte Natalyia: "Grazie a Dio, siamo vivi".
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