Milano, 9 feb. (askanews) – Il fondatore di Huawei Ren Zhengfei, nella sua prima apparizione ai media da marzo dello scorso anno, ha espresso l’auspicio che la nuova amministrazione Usa cambi la linea dura imposta dalla presidenza di Donald Trump.
Huawei ha registrato una crescita nel 2020, ma permane l’incertezza rispetto all’approccio americano alla compagnia. Gli Usa hanno infatti vietato alle loro aziende e a tutte quelle che vogliano operare negli Stati Uniti di vendere componenti al gigante cinese. Questo ha creato grandi difficoltà a Huawei nell’approvvigionamento di questi componenti, in particolare i chip.
"Noi speriamo di poter acquistare grandi quantità di materiali, di componenti e attrezzature americane in modo che tutti possano beneficiare della crescita economica della Cina", ha detto Ren, parlando da Taiyuan, nel nord della Cina.
Ren ha inoltre espresso scetticismo sull’ipotesi che la compagnia – messa in blacklist dall’amministrazione Trump perché considerata una minaccia alla sicurezza – possa essere tirata fuori dalla lista nera, ma comunque ha auspicato che Huawei possa vendere "grandi volumi" di apparecchiature se l’amministrazione Biden mostrerà maggiore apertura.
"Siamo aperti alla concessione delle licenze per il 5G, ma non cederemo assolutamente i nostri dispositivi di consumo, il nostro business degli smartphone", ha chiarito.
Il fondatore di Huawei si è detto fiducioso sulle prospettive della compagnia Nonostante le pressioni: "La mia fiducia nella capacità di Huawei di sopravvivere sta crescendo invece che diminuire", ha affermato, sottolineando come la strategia di Huawei sia quella di sostituire le entrate perse dal comparto smartphone puntando su altri settori come quello degli aeroporti smart.
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