Roma, 10 mar. (askanews) – Sono una istituzione in Francia e celebri in tutto il mondo: i coltelli Laguiole, cittadina dell’Aveyron specializzata nella produzione di questi splendori in acciaio e osso decorati con la classica ape. Oggi spesso battuti sul mercato dalle imitazioni che vengono dall’Asia.
Una lavorazione lunga e artigianale per preparare la lama, generazioni di fabbri come Franck Calvier:
"Lavoriamo secondo l’ispirazione e secondo le ordinazioni che abbiamo, ma l’acciaio fa un po’ quello che vuole e dipende da come è lavorato. La lama non è mai la stessa".
E generazioni di altri operai come i montatori. Clarinda Pestana: "Mi sono innamorata dei coltelli. Da quanddo ho cominciato, e mi sono appassionata, è bellissimo vedere il prodotto finito, e mi piace ogni giorno come il primo giorno".
Laguiole e il suo sindacato dei fabbricanti però ora chiedono tutele allo Stato e una certificazione di origine controllata. Honoré Durand è il presidente del sindacato: "I consumatori mettono in rapporto la qualità della nostra vita qui con la qualità dei coltelli. Quando vedono prodotti scarsi, pensano che stiamo esternalizzando la produzione in Cina, e questo è del tutto falso".
A Laguiole, contano sulla tendenza a proteggere i prodotti del territorio, così forte in Francia, per avere finalmente un certificato di qualità.