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Il Myanmar è il nuovo punto di attrito tra Ovest e Russia

Milano, 26 mar. (askanews) – Si moltiplicano gli episodi di violenza sui manifestanti anti colpo di stato in Myanmar, mentre il Paese guidato ora dalla giunta militare si candida a diventare l’ennesimo punto di attrito tra Occidente e Russia.

Mosca ha mandato il suo viceministro della difesa Alexandr Fomìn a incontrare il capo delle forze armate birmane, Min Aung Hlaing nella capitale birmana, Naypyitaw, dove ha precisato che per la Russia, il Myanmar dei generali è un "alleato affidabile". E sempre Fomin ha aggiunto che "la Russia aderisce a una linea strategica per intensificare le relazioni tra i due paesi", oltre a sottolineare un particolare non trascurabile: il generale birmano ha "preso parte alla nostra parata lo scorso anno" per il "75esimo anniversario della vittoria" sovietica nella Seconda Guerra Mondiale.

Parole di un certo peso dopo il colpo di stato del primo febbraio 2021 e anche dopo che gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, l’Australia e l’Unione Europea hanno imposto sanzioni al consiglio militare al potere e alla vasta rete di imprese legate all’esercito.

Secondo i calcoli dell’Associazione per gli aiuti ai prigionieri politici, almeno 320 persone sono state uccise durante le proteste tra il primo febbraio e il 25 marzo.

Servizio di Cristina Giuliano

Immagini Afp, ministero Difesa russo (sito)

Redazione

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