Papa Francesco è atterrato a Baghdad, dove centinaia di soldati e checkpoint danno la sensazione di una città sotto assedio. Stavolta, però, l’unica guerra in corso è quella contro i possibili attentati.
Il suo storico viaggio in Iraq ha inizio con l’abbraccio di oltre un migliaio di fedeli che lo hanno atteso lungo la strada che conduce all’aeroporto.
La sua mano allungata in un saluto dal finestrino, è come un miraggio di speranza per una comunità perseguitata dai fondamentalisti islamici.
Per questo il suo primo impegno ufficiale è nella cattedrale dove il 31 ottobre 2010 un commando di terroristi fece irruzione durante la messa, uccidendo 2 preti e 45 fedeli. "Voglio ricordare i fratelli e le sorelle uccise, la loro causa di beatificazione è in corso – ha detto il Santo Padre – La loro morte ci ricorda che la violenza e l’odio sono incompatibili con l’insegnamento religioso". Servizio di Salvatore Garzillo
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