Papa Francesco arriverà in Iraq alle 12, ore italiane, e la sua prima tappa religiosa (dopo i saluti istituzionali) sarà alla cattedrale di Baghdad "Nostra Madre della Salvezza", un luogo simbolo della cristianità in Medio Oriente e del terrorismo religioso. Il 31 ottobre 2010 un commando di jihadisti fece irruzione durante la messa e uccise due preti e 45 fedeli. All’esterno della grande chiesa c’è un cartello che ricorda le vittime di quella data, proprio di fronte ai grandi manifesti con il viso del Santo Padre. Tutt’attorno muraglioni di pietra, filo spinato e soldati tesi distribuiti su centinaia di check point.
"Siamo un paese in guerra da sempre – racconta a Fanpage.it Majid Atalla, il segretario dell’arcivescovo siro cattolico di Mosul – Da quando sono nato c’è sempre stata una guerra. Spero che il Santo Padre, uomo di pace, porti serenità alla mia terra".
"Vengo come pellegrino penitente per implorare dal Signore perdono e riconciliazione dopo anni di guerra e di terrorismo – ha dichiarato Bergoglio alla vigilia della partenza – per chiedere a Dio la consolazione dei cuori e la guarigione delle ferite". Sabato 6 marzo il Papa partirà in elicottero per Najaf per lo storico incontro con il grande ayatollah Sayyid Ali Al-Husayni Al-Sistani, per poi raggiungere Nassiriya nella piana di Ur, terra di Abramo.
Servizio di Salvatore Garzillo
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