📌 Durante una riunione tra le due delegazioni, i segretari della difesa di #USA e #Israele si sono incontrati per cercare di trovare delle strade alternative ad una offensiva su larga scala a Rafah.
"Il numero delle vittime civili a Gaza è troppo alto e la quantità di aiuti troppo bassa". Il monito arriva da Loyd #Austin, il segretario alla Difesa americano.
#Gallant, ministro della difesa Israeliano, ha sottolineato la necessità di una vittoria decisiva contro Hamas e il rilascio degli ostaggi, condizioni senza le quali ha precisato: "Nessuna tregua è possibile".
La storica risoluzione dell’#Onu per un cessate il fuoco immediato, passata ieri con l’astensione degli Stati Uniti, che per la prima volta non hanno esercitato il diritto di veto, non ha dunque avuto alcun impatto su Israele.
La crescente pressione internazionale e l’isolamento senza precedenti dello Stato ebraico, evidentemente hanno influenzato Benjamin #Netanyahu che è arrivato ad annunciare la costruzione di insediamenti in Cisgiordania, con il piano più vasto da vent’anni a questa parte, durante la visita di #Blinken. Un fatto letto come una sfida a Joe #Biden, con cui i rapporti hanno ormai raggiunto l’abisso – scrive il Washington Post.
Mentre il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha incontrato a Teheran la guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei che ha ribadito il forte appoggio della repubblica islamica al popolo palestinese di fronte alla "Barbarie del regime sionista, totalmente sostenuto dall’Occidente", a cui Hamas ha chiesto di smettere di paracadutare aiuti sulla Striscia, definiti offensivi, sbagliati, inappropriati e inutili.
L’Idf ha anche confermato un attacco contro Hezbollah in profondità nel Libano dove per la prima volta dal 7 ottobre, gli aerei israeliani si sarebbero spinti a ovest della città di Baalbek, ad oltre cento chilometri dal confine, provocando due vittime.
#tgla7