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Impeachment Trump. È il giorno della difesa

Milano, 12 feb. (askanews) – "Non dimenticherò quel suono. Per quanto tempo il rumore dei vetri delle finestre che si infrangono perseguiterà questa persona che parla in queste ultime sequenze? E non è solo. Ci sono un numero imprecisato di persone che stanno ancora vivendo con il trauma di quello che è successo quel giorno".

Il democratico David Cicilline, uno dei deputati responsabili della procedura di impeachment contro l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, parla del 6 gennaio – giorno dell’assalto al Campidoglio Usa – come di una data traumatica. Come l’11 settembre. E in effetti il processo in corso al senato a carico di Trump, ruota proprio attorno al trauma di quelle ore.

Oggi è il giorno della difesa. Come un attore consumato, Bruce Castor – già noto come procuratore generale avendo rifiutato di perseguire Bill Cosby per aggressioni sessuali contro dozzine di donne – uno degli avvocati di Trump, punta all’assoluzione. Si è dovuto preparare in men che non si dica dopo che il team legale dell’ex presidente si era dimesso, imparando le complesse quanto inusuali regole di un processo di impeachment, che non si tiene ovviamente molto spesso. Ma si può dire con Trump un po’ più spesso, essendo alla seconda puntata.

Un altro avvocato di Trump, David Schoen, ha detto che la squadra di difesa impiegherà "tre o quattro ore" per esporre i suoi argomenti contro la condanna di Trump per aver incitato la rivolta, che ha peraltro provocato la morte di cinque persone, incluso un ufficiale di polizia.

La tesi della difesa è chiara: la violenza è stata traumatica, inaccettabile e illegale, ma Trump non ha nulla a che fare con l’episodio. La maggior parte dei repubblicani al Senato ha già indicato che voterà per assolvere Trump, il cui mandato è terminato il 20 gennaio.

La condanna richiede una maggioranza di due terzi nel Senato di 100 membri, il che significa che almeno 17 repubblicani dovrebbero dichiararlo colpevole. E se nessuna delle due parti chiamerà testimoni, il voto (colpevole o innocente) potrebbe arrivare già sabato 13 febbraio.

Servizio di Cristina Giuliano

Montaggio a cusa di Gualtiero Benatelli

Immagini Afp/askanews

Redazione

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