Milano, 3 mag. (askanews) – Migliaia di persone sono scese di nuovo in piazza in Myanmar a quattro mesi dal colpo di Stato militare. "La rivoluzione di primavera" la chiamano gli organizzatori, seguendo l’eco della primavera araba, quando le proteste di piazza fecero finire regimi decennali.
Queste immagini arrivano da Dawei, ma le proteste si sono ripetute in diverse aree del Paese, dalle zone rurali alle città.
Proteste a cui in più di un’occasione le forze di sicurezza hanno reagito con la forza, anche sparando sulla folla e uccidendo 8 persone secondo quanto riferito dai media locali.
Gruppi di giovani dimostranti si sono riuniti per protestare anche a Yangon ed hanno sfilato nelle strade per poi disperdersi velocemente per evitare lo scontro con le forze di sicurezza. Una tattica da "flash mob" per cercare di continuare a protestare senza rischiare la vita, già messa in atto diverse volte dai manifestanti.