29 ottobre 1945 – Al prezzo di 12,50 dollari l’una (circa 180 euro attuali), esce in commercio negli Stati Uniti la penna a sfera distribuita dall’imprenditore Milton Reynolds, venuto in possesso tempo prima di un’esemplare in Argentina, dove veniva già prodotta dal giornalista László Bíró.
L’inventore ungherese, stanco dei tempi d’asciugatura della sua stilografica, aveva avuto l’intuizione di creare una penna con all’estremità una piccola sfera metallica libera di ruotare, che prelevando l’inchiostro dalla cartuccia lo depositava sulla carta. Leggenda narra che l’idea della penna sia nata a Bíró osservando alcuni bambini giocare a biglie per la strada: le biglie, dopo aver attraversato una pozzanghera, lasciavano dietro di sé una riga di fango uniforme.
Perfezionata grazie al fratello chimico György, la pionieristica invenzione non fu affatto seguita da un successo industriale e commerciale. Aggirando i legittimi brevetti con delle piccole rivisitazioni estetiche, l’americano Reynolds usufruirà dei proventi fino al 1950, anno in cui Bíró cedette il brevetto al barone italo-francese Marcel Bich il quale, utilizzando materiali meno costosi, riuscì ad abbattere i costi di produzione del 90% e ad ottenere uno sfolgorante successo con la sua “penna Bic”.
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