“Questo sostituire dei mezzi meccanici ai naturali nell’uffizio della scrittura produrrà grandi vantaggi, imperocché, come il Ravizza suole saviamente dire, se l’invenzione di Guttemberg col riprodurre e moltiplicare lo scritto grandemente giovò ad accelerare il progresso del pensiero umano, anche la prima produzione dello scritto agevolata coi mezzi meccanici darà utilissimi risultati” (da un articolo dell’epoca del quotidiano La Stampa)
14 Settembre 1855 – L’avvocato novarese Giuseppe Ravizza brevetta la prima macchina da scrivere, il “cembalo scrivano”, così chiamato perché basato sui meccanismi del pianoforte. Purtroppo, visto che al tempo nessun investitore ne intuisce le potenzialità, l’invenzione non entrerà mai in produzione.
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