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La fungaia magica con i maxi porcini: il video di Daniele Raspini (girato all’Abetone)

La fungaia magica con i maxi porcini: il video di Daniele Raspini (girato all’Abetone)

Un amore sconfinato per la natura e soprattutto per i porcini. Nel vero senso della parola: «L’anno scorso ho girato 15mila chilometri in Italia per cercarli», dice Daniele Raspini, fungaiolo figlinese, una pagina social e un canale video chiamati entrambi «Porcini che passione» che hanno numeri impressionanti per un tema decisamente poco da influencer: 50mila gli iscritti su Facebook, oltre 5mila quelli su YouTube. Proprio uno degli ultimi contenuti caricati sul web è diventato virale. Si intitola «La fungaia magica» e ha raccolto centinaia di commenti e condivisioni. Nelle immagini vediamo Daniele addentrarsi in una faggeta lo scorso 14 settembre e riprendere un «tappeto» di estatini giganti: «Una trentina da un chilo l’uno», scherza Daniele nel video, trasmettendo un grande entusiasmo per un’attività che pratica da tutta la vita. «Ho lavorato 30 anni come direttore in delle rsa di Figline Valdarno. Poi, quattro anni fa, sono andato in pensione e ho potuto dedicarmi interamente alla mia passione». Il video è stato girato sull’Abetone: «Precisamente sul versante modenese della cima».

Daniele ha girato boschi e montagne di mezza Italia: «Questa estate ho fatto un trekking sul Monte Bianco, circumnavigandolo tra Italia, Svizzera e Francia: 170 chilometri di sentieri in sette giorni, con un dislivello di 10.200 metri. Ho cominciato a prepararmi fisicamente a febbraio». Camminare per monti e boschi non è difatti uno scherzo: «È il primo consiglio che do sempre ai miei follower e a chi mi chiede suggerimenti: portate la pelle a casa, non sottovalutate il bosco, le condizioni climatiche e scegliete sempre gli spazi verdi che conoscete meglio per cominciare. In Italia, nell’ultima settimana, si sono registrati già cinque decessi durante la ricerca di funghi». Daniele, ormai un habitué delle radure, può permettersi qualche rischio in più: «Scelgo boschi ampi, sulle cime. Amo quelli sulle Apuane e sull’Appennino. Posti impervi, ma di straordinaria bellezza, perché poco battuti dall’uomo». Daniele studia attentamente i dati pluviometrici e le caratteristiche dei boschi per le sue uscite: «Il fungo è un frutto insidioso da vedere, ci vuole un occhio allenato. Faccio l’esempio dei boletus aereus: sono porcini dal cappello nerissimo, si trovano in particolare in Maremma, ma non è facile individuarli nascosti tra arbusti di scopa, lecci e quercioli». Nel fiorentino si apprezzano invece soprattutto i boletus aestivalis, porcini estivi: «Ma anche edulis e ovuli reali». Sulle colline Metallifere del senese sono ottimi i «nostrali, funghi dalla testa chiara». Ad ora, Daniele ha compiuto nel 2024 ben 91 uscite a caccia di porcini: «Riesco a camminare anche 30 chilometri a uscita, quasi sempre da solo, farò 3mila-4mila chilometri a piedi all’anno». Lo slogan di Daniele, del resto, è tutto un programma: «Avanti-avanti! Quasi un grido di battaglia. Mi motiva a cercare sempre il prossimo fungo, mi fermo solo quando arrivo alla soglia di legge dei 3 chilogrammi al giorno di funghi raccolti». A Figline, tra gli amatori, Daniele è una piccola celebrità: «Sono davvero contento che i miei video piacciano». (Corriere Tv). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/la-fungaia-magica-con-i-maxi-porcini-il-video-di-daniele-raspini-girato-all-abetone-/1e3305d5-b012-4dcf-b150-74337a341xlk/1e3305d5-b012-4dcf-b150-74337a341xlk

Furio Piccione

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