“La notte dei morti viventi” di George Romero

di FabMind

“La notte dei morti viventi” di George Romero

| lunedì 15 Mag 2017 - 15:58

 

Nel 1968 George Romero aveva solo ventotto anni e una esperienza cinematografica fatta di cortometraggi e pubblicità.

Con l’idea creativa che aveva in testa e assieme a pochi amici mise su una piccola società di produzione raccogliendo inizialmente seimila dollari per produrre un film, il suo primo film.
Il budget bassissimo non era sufficiente con varie richieste di finanziamenti il budget salì sempre di più fino ad arrivare a centodiecimila dollari. Una cifra davvero irrisoria per una produzione cinematografica, ma il risultato fu eccezionale tanto da rimanere impresso per sempre nella Storia del Cinema.

Quello che Romero aveva creato in sette settimane, girando nei week end con pellicola in bianco e nero a 35 mm. e con tecnici e attori non professionisti era alla fine un film che funzionava, che aveva una idea di base rivoluzionaria nell’horror.
Romero aveva riadattato la storia di Matheson “Io sono leggenda” che aveva già ispirato un film italiano semisconosciuto, “L’ultimo uomo sulla terra” di Ubaldo Ragona.

I temi erano gli stessi: un’epidemia che rende le persone malate violente e sanguinarie, una casa dove si rifugiano alcune persone non infettate, la radio come unico mezzo per comunicare con altri sopravvissuti, l’odio e violenza che sovvertono l’ordine e i canoni della tranquilla società civile.

Romero reinventò però la storia eliminando i vampiri e sostituendoli con dei non morti, lenti nei movimenti e affamati di carne umana. Lo zombie era dunque un “essere” che proveniva dall’uomo, quindi influenzato dalla natura umana più che da una causa sovrannaturale. Nel film di Romero i sopravvissuti non hanno paura del  mostro, ma hanno paura di diventare essi stessi mostri.

Quando uscì il film, nel 1968, negli Stati Uniti erano in corso profondi cambiamenti: le contestazioni della guerra in Vietnam, le rivolte universitarie, le battaglie  civili per i diritti dei neri. Il film sembrava cibarsi dell’ordine e del progresso americano: la violenza era il solo valore puramente individualistico, la famiglia  veniva annientata e la casa non era più il luogo sicuro e protetto.

Il film ebbe un successo enorme in tutto il mondo e aprì la strada alle innumerevoli pellicole che in seguito ebbero come tema gli zombie, senza però mai raggiungere  la qualità del film di esordio di Romero.

Buona visione.

* Riservato ad un pubblico adulto.

 

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