Nel centro della piazza del Pantheon c’è un cartello. Recita "No a uno stato di polizia". Attorno le centinaia di persone che si sono riunite per protestare contro il decreto sicurezza. "Un disegno di legge propaganda che viola quella che è la pura democrazia" lo defisce Aida Lopreiato, deputata del M5S in Commissione Giustizia al Senato.
C’è un altro striscione: "No al DDL Sicurezza" le parole scritte con la vernice bianca. Oltre ai liceali e gli universitari la piazza è variegata, persone di ogni età seguono gli interventi che vengono fatti dalla scalinata della fontana. Luca Blasi, assessore alla cultura del III Municipio di Roma, attacca il decreto legge: "Non si fa un decreto d’urgenza per cambiare norme così fondamentali dell’ordinamento giudiziario", poi aggiunge: "Oggi è una pagina nera per la Repubblica Italiana. Ci avviciniamo a quella che è l’Ungheria di Orban".
Un timore che non nasconde Lorenzo, studente universitario che oggi è presente per mostrare il suo dissenso. "Il timore è che i nostri orientiamenti si andranno a scontrare con questo pasticcio all’italiana, che porta a imitare in maniera maccheronica quei leader autoritari a cui sembra vogliamo porre questo Paese in un piatto d’argento".
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