📌 Secondo un video diffuso dalla ONG "Legis", e rilanciato dal Guardian, la polizia serba avrebbe costretto una cinquantina di #migranti siriani a spogliarsi e li avrebbe poi obbligati a tornare in #Macedonia del Nord.
La #Serbia, finora, aveva adottato una politica più aperta verso i migranti rispetto a paesi più intransigenti come la Croazia o l’Ungheria ma le regole si stanno inasprendo.
Anche se ci sono state segnalazioni di migranti spogliati dei loro vestiti in altri confini europei, il presidente di Legis Jasmin #Redjepi afferma che questa è la prima volta che un trattamento simile viene adottato al confine tra Serbia e Macedonia del Nord.
Dunja #Mijatovic, commissaria per i diritti umani presso il Consiglio d’Europa, ha chiesto l’apertura di una "indagine tempestiva ed efficace da parte delle autorità statali" su questi presunti respingimenti. "Queste azioni sembrano violare la Convenzione europea sui diritti umani, che proibisce il respingimento e le espulsioni collettive, così come altri standard internazionali che richiedono di garantire un accesso reale ed effettivo all’asilo per coloro che lo richiedono", ha sottolineato Mijatovic.
Secondo la commissaria, siamo di fronte a "una tendenza più ampia e preoccupante tra gli Stati membri del Consiglio d’Europa: sta accadendo alle persone vulnerabili ai confini di tutta Europa". Per Mijatovic il fenomeno diffuso dei respingimenti illegali, trattamenti degradanti o torture rappresenta un "urgente problema paneuropeo, in chiara violazione degli obblighi degli Stati in materia di diritti umani". Secondo la ONG belga "11.11.11", nel 2023 alle frontiere esterne dell’Europa si sarebbero verificati oltre 346 mila respingimenti forzati.
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