Ambra Sabatini ha 19 anni. Due anni fa ha subito l’amputazione del ginocchio per un incidente stradale ma non ha rinunciato all’atletica, la sua grande passione. «Gli ostacoli sono limiti creati soltanto dalla nostra mente, ci vuole per superarli, ma è tutto possibile»
Quel giorno, avrebbe potuto segnare la fine della sua vita. 5 giugno 2019. Ambra è in scooter col padre a Grosseto, sta andando agli allenamenti di atletica, la sua passione. C’è un’auto che arriva dal senso opposto di marcia, azzarda un sorpasso, invade la corsia di Ambra, colpisce il ginocchio di Ambra. Lo scooter si capovolge, Ambra e il padre distesi per terra. Passa un camion dei vigili del fuoco proprio in quel momento, si ferma, un pompiere capisce la gravità della situazione, vede Ambra sanguinante, prende il laccio emostatico e glielo lega attorno alla gamba per bloccare l’emorragia. E’ questo che le salverà la vita. Poi i soccorsi, l’arrivo dell’elisoccorso, il volo verso l’ospedale di Careggi a Firenze. Ambra lotta. Si risveglia il giorno successivo, stordita dagli antidolorifici. Davanti a lei vede la madre e il fratello. Le comunicano che le è stata amputata la gamba sinistra. Ambra piange, ma è solo un attimo. I genitori piangono, e lei dice che no, basta piangere, uscite da questa stanza, la vita deve continuare. I medici le offrono l’assistenza psicologica. E ancora lei dice no, ce la faccio da sola, devo farcela da sola.
Inizia così la seconda vita di Ambra, già in ospedale, mentre fa le flessioni per terra, gli addominali sul lettino. Ambra Sabatini, 19 anni, pochi giorni fa ha conquistato il record italiano indoor nei 60 metri, con un tempo di 9 secondi e 34 centesimi. Al posto della gamba, ha una protesi, ma lei è felice lo stesso. E si vede, dai suoi occhi, dal suo sguardo, trasmette gioia di vivere. Ha un sogno: partecipare alle Paralimpiadi di Tokyo a fine agosto. E ci riuscirà, quasi sicuramente.
In questi giorni sta partecipando al Gran prix di Dubai, che servirà per attestare che farà parte della categoria T63, quella degli amputati sopra il ginocchio. E’ determinata. E’ tenace. E’ entrata nelle Fiamme Gialle. Fa parte di Art4sport, l’associazione della madre di Bebe Vio. E’ grazie a questa associazione che ha trovato la forza di ritornare in pista. Ai giovani parla chiaro: «E’ nell’indole umana lamentarsi, ma ai ragazzi di oggi voglio dire di apprezzare anche le piccole cose perché non sono scontate e continuare a perseguire un sogno che deve rimanere per sempre il punto
fisso anche in situazioni difficili, perché gli ostacoli sono limiti creati soltanto dalla nostra mente, ci vuole coraggio per superarli, ma è tutto possibile». Parla con saggezza, sembra più grande degli anni che ha. L’incidente l’ha fatta crescere. Sembrava una tragedia, l’ha trasformata in opportunità. Studentessa all’ultimo anno dell’Istituto tecnico commerciale a… ( Jacopo Storni / Corriere Tv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/cronaca/seconda-vita-ambra-nuova-regina-italiana-60-metri-indoor-ora-sogno-di-tokyo-ad-agosto/45949de6-6a31-11eb-924b-61776b6fba88