La donna, oggi 97 anni, vive a Civitanova Marche ma è nata a Milano, dove ha vissuto gli anni della guerra, durante l’adolescenza
Durante la Seconda Guerra Mondiale, a Milano, a soli 16 anni Vanda Pagani ha scoperto per caso il modo di aiutare i combattenti partigiani nella Resistenza: consegnare loro le armi in segreto in montagna, sfuggendo ai controlli dei militari fascisti. Per anni, dopo la caduta del regime, Vanda non ha rivelato la sua storia, considerandosi soltanto una piccola partigiana, che, come tanti altri, senza iscriversi a formazioni o gruppi conosciuti, ha dato il proprio contributo per la liberazione dell’Italia dal regime fascista.
Terminata la guerra, Vanda si è trasferita insieme al marito prima in Umbria e poi nelle Marche, dove vive tuttora, nel borgo marinaro di Civitanova Marche, e ha svolto un’intensa attività politica. Iscritta al PCI, diventa infatti assistente della prima parlamentare donna disabile della Repubblica, la marchigiana Vanda Dignani, negli ultimi anni della segreteria di Enrico Berlinguer. «Mia mamma ha raccontato la sua storia da partigiana a me e mio fratello soltanto qualche anno prima di festeggiare il suo novantesimo compleanno», racconta Franco Corelli, figlio di Vanda Pagani. «È stata una sorpresa inaspettata conoscere cose così belle e allo stesso tempo sconosciute della vita di nostra madre». Lo scorso anno è stato inoltre presentato un docu-film, patrocinato dalla Regione, dal Comune di Civitanova Marche e dall’Anpi, sulla storia di Vanda, realizzato dal giovane regista civitanovese Andrea Mandozzi. ( Corriere TV ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/cronaca/storia-vanda-pagani-ragazza-che-consegnava-nascosto-armi-partigiani/44d804ce-a4d3-11eb-b217-273add3a391e