Nell’estate del 1957 l’avventura sognata una vita. In Piazza del Campo stanno girando il film «La ragazza del Palio» con Vittorio Gassman. Lei si vestì da uomo e di nascosto riuscì a salire in sella. «Ricordo che quando giravo dopo aver galoppato la gente diceva "Venite, sta passando quella con i pantaloni". In quegl’anni non era » racconta Rosanna a 87 anni
La storia di Rosanna Bonelli, prima e unica donna fantino nella secolare storia del Palio di Siena, non è una storia d’amore per i cavalli. E’ una dichiarazione d’amore per il padre Luigi. Ancora oggi, a 87 anni, l’unico momento in cui si commuove nel ripercorrere le rocambolesche vicende che l’hanno portata a essere il simbolo di un cambiamento epocale, è quando risponde alla domanda: «Perché lo ha voluto fare, perché una donna degli anni ’50 decide di sfidare il costume dell’epoca, le restrizioni, i pregiudizi, le ostilità di un mondo tutto al maschile?». Lo fa per dare vita al talento del padre Luigi, commediografo, giornalista e autore di operette tra cui «Rompicollo», la storia di una donna che riesce a correre il Palio di Siena al posto di un fantino stordito con il vino da una contrada avversaria. Una cosa che poteva avverarsi solo nei romanzi, visti i tempi. Rosanna la sente suonare in casa da piccolissima, ne resta affascinata; corre in giardino montando un bastone di legno come cavallo e interpreta il ruolo. Che poi diventa la sua vita. Anche perché è costretta ad andare in collegio all’età di sette anni e quello diventa l’unico legame con l’adorato «babbo». A dare forza ai suoi desideri è una serie incredibile di circostanze fortuite, coincidenze che nemmeno l’ingegno del padre avrebbe mai potuto immaginare.
Dopo essersi trasferita a Merano a causa della guerra, nell’estate del 1957 decide di fare ritorno a Siena in occasione del Palio. In piazza del Campo stanno girando un film, «La ragazza del Palio», con Vittorio Gassman. La trama è molto simile all’operetta del papà, «Rompicollo». Racconta di una ragazza americana che per inseguire il suo amore finisce per prendere parte alla gara e alla fine la vince. Tra l’altro, la protagonista del film, Diana Dors, porta lo stesso nome della protagonista di Rompicollo. Durante le prove del film, il regista chiama sei fantini per un giro di prova e fatalità vuole che uno di loro non si presenti. «Indossai il giubbetto di una Contrada, mi nascosi i capelli lunghi nello zucchino e presi il suo posto» ricorda Rosanna. Andò tutto bene finché, nello scendere da cavallo, le cadde il cappellino svelando la sua lunga chioma. Quelli della produzione la rincorsero su tutte le furie. Non sapevano che da lì a poco l’avrebbero dovuta implorare. Già, perché il giorno dopo la controfigura di Diana Dors cadde da cavallo e si rifiutò di proseguire. «Bussarono alla… ( Antonio Crispino / Corriere Tv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/cronaca/storia-incredibile-rosanna-bonelli-prima-unica-donna-fantino-correre-palio-siena/aecbbff2-a75c-11eb-b37e-07dee681b819
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