Roma, 25 mar. (askanews) – La Virginia ha abolito la pena di morte, primo Stato del vecchio Sud americano a dire no alle esecuzioni capitali. Il governatore democratico Ralph Northam ha firmato la legge approvata dal Parlamento dello Stato, spiegando che era la cosa giusta da fare:
"Non possiamo comminare l’estremo castigo senza essere sicuri al 100% di essere nel giusto, e non possiamo comminarla quando sappiamo che il sistema non funziona allo stesso modo per tutti".
Fra gli uccisi in Virginia, nel 20esimo secolo, 296 su 377 erano afroamericani. Northam ha ricordato studi secondo cui un imputato nero ha il triplo delle probabilità di essere condannato a morte rispetto a un bianco.
La Virginia ha anche il poco invidiabile primato di Stato più killer degli Usa. Dalla sua fondazione come colonia britannica all’inizio del XVII secolo, ha giustiziato 1.400 persone; più di quante ne siano state uccise in Texas.
La pena di morte è stata abolita in 23 Stati dell’Unione; altri tre, cioé California, Oregon e Pennsylvania, hanno imposto una moratoria. Ma la moratoria a livello federale era stata sospesa dall’amministrazione Trump. Solo fra luglio 2020 e gennaio 2021 quando Trump ha lasciato la Casa Bianca, sono stati giustiziati 13 detenuti nei bracci della morte federali.
Il presidente democratico Joe Biden si è impegnato ad abolire la pena di morte a livello federale.
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