Potete farla sul terrazzino, in campagna, nel parcheggio sotto casa o in una spiaggia deserta. Se volete la grigliata perfetta, queste sono le regole da seguire.
Una grigliata non si può definire tale se non viene anche l’amico dell’amico del cugino che è stato appena lasciato dalla ragazza. Vanno bene anche gli imbucati dell’ultimo secondo, basta che non vengano a mani vuote!
Cose da far portare agli imbucati: olive, pane, angurie, birre, dolciumi.
Cucinare la carne è solo la parte finale di un complesso meccanismo che parte la mattina prestissimo: governare questo meccanismo è fondamentale. La prima cosa da fare è chiamare in anticipo amici per preparare la tavola, l’insalata e gli antipasti. Fornitevi di un tavolino da mettere accanto alla griglia.
Ricordate che prima di tutto la grigliata è un lavoro di gruppo!
All’inizio della grigliata esiste un momento delicatissimo, quello di attesa fra la fine degli antipasti e l’arrivo della carne arrosto.
La birra e il vino scorrono già da un pezzo e gli affamati commensali, con gli stomaci aperti dalle olive e dal formaggio, si lanciano su qualsiasi cosa commestibile. E se trovano il pane, è finita. Si riempiranno la pancia di mollica e all’arrivo della carne saranno già quasi sazi.
Per cui il pane deve uscire solo quando la carne è in tavola!
Esiste un tipico animale da grigliata che spunta fuori quando la carne è quasi pronta. Gira intorno al cuoco e gli si approccia parlando del più e del meno. Poi con fare distratto indica un pezzo di carne e lo prenota per sé. “Mi raccomando, io lo voglio ben cotto”, ti dice sorridendo. Queste mosche vanno scacciate immediatamente.
Sono stati registrati casi di mosche ancora più fastidiose, che portano la propria carne e pretendono che sia cucinata per loro. Bastonateli.
Andate di fantasia. Va bene la pancetta, va bene la salsiccia e vanno bene gli arrosticini. Ma perché non provare anche le interiora del maiale? Vanno bene i reni, va bene l’intestino. Provate le sardine, mettete sulla graticola le melanzane (con aglio, olio e prezzemolo), le zucchine, i peperoni, le pannocchie, le bruschette e anche il formaggio (il Camembert, quello dentro la scatola in legno).
Come dicevamo, la grigliata è un’attività di gruppo: ogni commensale dà una piccola mano per la riuscita dello spuntino.
Alla fine del pranzo, con discreta attenzione, voi avrete già adocchiato tutti coloro che fin dall’inizio della grigliata hanno poggiato le proprie terga sulla sedia, aspettando di essere rifocillati come dei passerotti nel loro nido. A queste figure sarà delegato il compito più divertente della grigliata: lavare i piatti!
Perché voi non siete cdm e non avete usato piatti di plastica usa e getta, ma solo stoviglie riutilizzabili, vero?
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