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Le eCig come strumento per la riduzione del danno da tabacco

Roma, 25 feb. (askanews) – 80mila morti in Italia e 700mila in Europa ogni anno, ancora oggi sono questi i numeri che dimensionano l impatto del tabagismo sulla società. Nota l’incidenza del fumo sulla salute e sulla correlazione con cancro, malattie cardiovascolari e altre gravi patologie. E altrettanto conosciuta anche la riduzione dei rischi determinata dalla disassuefazione, che riduce di 20-25 volte la possibilità di incorrere in malattie. Tuttavia, abbandonare la sigaretta continua ad essere ancora oggi una sfida per molti tabagisti e uno dei temi più caldi al centro del dibattito scientifico. Se ne è discusso durante l evento digitale "La sigaretta elettronica come strumento di riduzione del rischio. Stato dell’arte della ricerca scientifica", che ha coinvolto numerosi esperti e figure istituzionali. La sigaretta elettronica, è emerso, è capace di ridurre i danni legati al fumo del 90-95%, come affermato da Public Health England, un dato che, secondo gli scienziati intervenuti, dovrebbe fare orientare, secondo criteri scientifici, le scelte delle organizzazioni della salute pubblica e portare al riconoscimento delle eCig come uno strumento fondamentale in materia di riduzione dei danni da tabacco.

Come conferma Fabio Beatrice, professore presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Torino e fondatore del Centro Anti-Fumo dell’ospedale San Giovanni del capoluogo piemontese: "La strategia di riduzione del rischio è una forma di aiuto per tutti coloro che non riescono a smetter, e che sono in massima parte non intercettati dal sistema di sanità pubblica e quindi continuano a fumare. Gli 80 mila morti che abbiamo in Italia purtoppo vengono fuori da questi 11 milioni e mezzo di fumatori che non riusciamo a raggiungere. Senza nulla voler togliere all’obiettivo prioritario che è la cessazione, una seconda linea di contenimento dei danni del tabagismo attraverso la proposizione del fumo elettronico è auspicabile e non seguirla significa compromettere anche le ambizioni del Cancer Plan nella riduzione dei numeri del cancro nei prossimi anni".

Ma cosa dicono oggi gli ultimi studi prodotti? Il Prof. Lamberto Manzoli, Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Ferrara: "Gli ultimi studi sono concordi nel dire che le sigarette elettroniche sono più efficaci dei cerotti alla nicotina, delle gomme e anche delle terapie comportamentali nel mantenere l’astinenza da fumo di tabacco. E per quello che riguarda la sicurezza e la salute in generale gli studi concordano nel dire che le sigarette elettroniche hanno una riduzione del danno rispetto alle sigarette tradizionali".

A intervenire durante il confronto anche il Prof. Pietro Paganini – Presidente Competere, che ha presentato lo studio "Percezione e utilizzo della sigaretta elettronica fra i consumatori italiani": "I consumatori accedono alla sigaretta elettronica perchè ritengono che sia meno dannosa della sigaretta tradizionale e quindi la utilizzano anche per scopi di piacere, ma essenzialmente perchè pensano che possa essere anche uno strumento per smettere. Abbiamo commissionato una ricerca che ci ha dato risultati interessanti confermando che la eCig può essere uno strumento utile in questo senso".

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