2 maggio 1974 – La Legge Piccoli introduce il finanziamento pubblico ai partiti italiani: la normativa (approvata in soli 16 giorni con il consenso di tutti i partiti ad eccezione del PLI) prevede da un lato un finanziamento diretto per “l’attività elettorale” degli stessi partiti, dall’altro un finanziamento indiretto attraverso i gruppi parlamentari “per l’esercizio delle loro funzioni” e per la loro “attività propedeutica”.
Nata per evitare che i partiti facessero uso di fondi illeciti per sostenersi, la legge vedrà i propri buoni propositi presto smentiti dallo scandalo Lockheed e dall’affare Sindona.