11 novembre 1938 – In quella che resta una delle pagine più vergognose della storia italiana, i quotidiani nazionali pubblicano le Leggi Razziali Fasciste, annunciate due mesi prima a Trieste da Mussolini.
Fra i tanti punti del decreto viene proibito agli ebrei di sposarsi con italiani, di svolgere la professione di notaio o giornalista, di lavorare nella pubblica amministrazione, di iscrivere i figli nelle scuole pubbliche.