2 Dicembre 1984 – Cosa Nostra uccide il primo pentito di mafia, Leonardo Vitale, mentre questi esce da chiesa in compagnia dei propri familiari.
Già nel lontano 1973, in seguito a una crisi religiosa, Vitale aveva fatto i nomi di Totò Riina, Bernardo Provenzano, Pippo Calò, Michele Greco e Vito Ciancimino, rivelando anche l’esistenza della Commissione. I mafiosi da lui indicati furono indagati, ma le accuse vennero presto fatte cadere per insufficienza di prove, mentre Vitale trascorse più di un decennio tra carcere e manicomio per poi essere ucciso pochi mesi dopo essere tornato in libertà.
Unico a rendergli omaggio fu il giudice Giovanni Falcone, nel saggio “Cose di Cosa Nostra”.