Roma, 5 feb. (askanews) – Il programma che ci proporrà Mario
Draghi "non è una variabile indipendente" per il sostegno di LeU, perchè nella maggioranza che lo sosterrà "serve un minimo di omogeneità". Lo ha sottolineato il capigruppo alla Camera
Federico Fornaro, nelle dichiarazioni al termine dell’incontro
con il presidente incaricato Mario Draghi. E la capogruppo al
Senato Loredana De Petris ha rincarato: "Il programma disegna il
perimetro politico, anche di incompatibilità: sul tema
dell’Europa, che è cruciale, nei fatti è impossibile convivere
con le forze sovraniste e della destra. Su questo siamo stati
molto chiari". Per De Petris "l’alleanza Pd-M5s-Leu è strategica,
deve essere una base forte che non può essere dispersa".
Fornaro ha spiegato che da Draghi "ci aspettiamo la definizione
di un perimetro programmatico e quindi politico, e su questo ci
esprimeremo. Le questioni programmatiche non sono variabili
indipendenti, serve un minimo di omegeneità: è difficile pensare
di stare nello stesso perimetro con chi per settimane alterne era
per chiudere o riaprire fino a lisciare il pelo alle tesi
negazioniste. E sul tema fiscale una nostra firma sotto un
programma di governo con la flat tax non ci potrà mai essere.
Questa è chiarezza, anche nell’interesse del presidente
incaricato".
"Abbiamo sottolineato con forza la questione del recovery plan, per noi è assolutamente fondamentale implementare" ha detto Loredana De Petris, sottolineando che non "ci sono cose di partenza assolutamente buone".
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