Milano, 17 mar. (askanews) – Dopo 150 anni l’arazzo di Bayeux verrà restaurato. Il capolavoro dell’arte medievale, conservato nell’omonima città della Normandia, è di dimensioni fuori da ogni canone: 70 lunghissimi metri di tela, alti 50 cm, ricamati con immagini che raccontano la conquista normanna dell’Inghilterra, guidata da Guglielmo il conquistatore.
Il restauro comincerà nel 2024, ma questa opera unica che risale all’11esimo secolo, ha posto sfide enormi fin da subito. Un’impresa anche solo muoverlo nella sala tecnica in cui è stato analizzato da un team di esperti centimetro per centimetro
"Per spostarlo serve una squadra di 50 persone perfettamente coordinate, allenate a fare questo movimento, è una operazione nell’operazione", spiega Antoine Verney, curatore del Museo di Bayeux.
Questa analisi preliminare ha concluso che nell’opera ci sono ben 24mila macchie e 10mila strappi. L’obiettivo del restauro è ambizioso, non si tratta solo di sistemare le imperfezioni o pulirlo, ma di stabilizzare tutta l’opera, che rischia di deteriorarsi irrimediabilmente, per preservarla nei decenni e nel secolo a venire.
Se il restauro, per cui ci vorranno almeno 18 mesi, andrà a buon fine, potrebbe accadere un altro avvenimento storico: l’arazzo, secondo accordi presi dai governi nel 2018, uscirà per la prima volta in un secolo dalla Francia e sarà esposto in Inghilterra.
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