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L’Iraq si rimette a nuovo per l’arrivo di Papa Francesco

Roma, 3 mar. (askanews) – L’Iraq si rimette a nuovo da Nord a Sud per l’arrivo venerdì 5 marzo di Papa Francesco: una visita storica in un paese ancora alle prese con l’eredità e le cicatrici di quasi 20 anni di guerre civili e in un momento critico per il Covid-19 che proprio nelle ultime settimane infuria, a fronte di limitati mezzi di contenimento e di cura. La sicurezza sarà infatti al centro delle preoccupazioni del viaggio di Francesco nel paese mesopotamico, che ha imposto il lockdown nei tre giorni da venerdì a domenica e il coprifuoco notturno, proibendo i viaggi fra province, con l’obiettivo anche di contenere il contagio.

Imponenti le sfide di questo viaggio di Francesco, come imponenti sono i preparativi dell’Iraq: a Baghdad le strade vengono ripulite e lavate, campane e chiese messe a lucido, e la collaborazione fra il municipio e la comunità cristiana è stata totale, secondo Alaa Maan, sindaco della capitale irachena: "Ci stiamo coordinando con i nostri fratelli nelle chiese irachene qui a Baghdad, per mostrare questi luoghi nel modo migliore, come segno di benvenuto per sua Santità il Papa".

Ma lo sforzo non riguarda soltanto Baghdad: papa Francesco sarà anche a Qaraqosh, città cristiana nel Nord conquistata dallo Stato islamico nel 2014: qui si rifanno i marciapiedi, si pianteranno fiori e le suore si sono arrampicate sui tetti delle chiese per ridipingere le croci in legno.

Nella città sciita di Najaf, dove il Papa incontrerà il Grande Ayatollah Ali Sistani, le bandiere gialle e bianche del Vaticano sono state appese lungo le strade alternate a quelle irachene, un’immagine davvero inusuale.

A Erbil, capitale del Kurdistan iracheno, è lo stadio Franso Hariri, che prende il nome da un leader locale cristiano, a essere rinnovato per la visita papale. E perfino nel deserto del Sud, vicino all’antica città di Ur dove sarebbe nato il profeta Abramo e dove il Papa parteciperà a una cerimonia interreligiosa sabato, i lavoratori costruiscono strade e passerelle vicino al grande zigurrat per l’arrivo di sua Santità.

Redazione

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