Milano, 4 mar. (askanews) – La spesa media delle famiglie è tornata indietro di venti anni e l’anno scorso un altro milione di persone si è aggiunto alla lunga lista di chi vive in povertà assoluta. Sono alcuni dei dati dell’anno terribile 2020 diffusi dall’Istat. Secondo le stime preliminari dell’Istituto nazionale di statistica sono 5,6 milioni le persone in povertà assoluta in Italia.
L’incremento è maggiore nel Nord ma il Mezzogiorno resta l’area dove è più elevata, coinvolgendo il 9,3% delle famiglie.
L’aumento della povertà assoluta si inquadra nel contesto di un calo record della spesa per consumi delle famiglie (su cui si basa l’indicatore di povertà). Secondo le stime preliminari, infatti, nel 2020 la spesa media mensile è tornata ai livelli del 2000 (2.328 euro; -9,1% rispetto al 2019). Rimangono stabili solo le spese alimentari e quelle per l’abitazione mentre diminuiscono drasticamente quelle per tutti gli altri beni e servizi (-19,2%).
Ad impattare su tutto è stata l’emergenza pandemica. Nel corso del 2020, infatti le spese per consumi hanno seguito un andamento condizionato dalle restrizioni imposte dalle misure di contrasto alla pandemia via via introdotte.
Ad essere penalizzate dalla crisi sono state tutte le famiglie, ma in modo particolare quelle numerose con almeno cinque persone.
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