Le avrebbero vietato di leggere in chiesa una lettera di addio durante il funerale del nonno poiché è una celebrante laica umanista. È accaduto a Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani. Ed è subito scoppiata la polemica. La protagonista di questa vicenda è Luisa Bàmbina, una giovane della cittadina trapanese che da anni celebra unioni civili, matrimoni tra divorziati e unisce in matrimonio persone dello stesso sesso. "Sono stata discriminata perché quella lettera l’hanno fatta leggere a mia sorella e non a me. C’è stato un nesso tra quello che è successo e la mia professione" ha denunciato la donna sui social.
La curia, che non vuole commentare pubblicamente la vicenda, fa sapere che si è trattato di un disguido e che c’è già stato un chiarimento.
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