Milano, 24 feb. (askanews) – Un racconto dedicato al passato, al presente e al futuro del Politecnico di Milano, con cimeli, progetti e invenzioni che hanno segnato la storia dell’ateneo milanese. E’ ‘Made In PoliMi’, la mostra nell’atrio del Rettorato proprio alle spalle delle statue di Francesco Brioschi e Giuseppe Colombo che dalla facciata dell’università ne celebrano la fondazione nel 1863. Federico Bucci, delegato del Rettore del Politecnico di Milano per le politiche culturali.
"Abbiamo voluto rendere omaggio a una storia che costruisce il futuro – ha detto – esattamente nello spirito ‘made in Polimi’, non solo fatta al Politecnico ma anche dentro le menti degli architetti, designer e ingegneri che hanno studiato qui e che qui hanno elaborato idee straordinarie che hanno realizzato in tutto il mondo. Perché i progetti ‘made in Polimi’ che sono diventate realizzazioni sono dispersi in tutto il mondo".
L’esposizione è organizzata in due sezioni. La prima racconta la storia del Politecnico di Milano dalla sua fondazione, con documenti, fotografie, video e oggetti storici realizzati negli anni. La seconda sezione è dedicata al presente, alla ricerca d’avanguardia e ai progetti in corso con video, ricostruzioni virtuali e documenti.
"Abbiamo voluto riprodurre l’idea di un archivio, l’archivio delle memorie: nei nostri cassetti conserviamo delle memorie. Abbiamo voluto progettare in questi due spazi una serie di cassetti e luoghi che si possono aprire in cui svelare la nostra storia – ha spiegato Bucci – Da una parte c’è una nostra storia e dall’altra parte c’è il racconto del presente e soprattutto del futuro, le nostre ricerche di punta del Politecnico e l’attività didattica che sta rendendo protagonisti 45mila studenti dell’ateneo collegati a distanza e qui in presenza".
La mostra Made In PoliMi potrà ispirare le nuove generazioni di studenti ed è rivolta anche al grande pubblico che potrà apprezzare il patrimonio storico di cultura tecnico-scientifica dell’ateneo.
"Qui sono tutti progetti importanti, progetti che si sono lanciati avanti e hanno pensato di portare qualcosa che non si immaginava che ci fosse invece l’abbiamo realizzato – ha concluso – la cosa più bella che noi potremmo dire è vedere gli studenti che vengono qui scoprono i loro predecessori e domani faranno qualcosa made in PoliMi".
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