Il golfo di Màcari è una ridotta insenatura naturale lungo la costa nord-occidentale della Sicilia, estesa dal lato orientale del Monte Cofano fino a Capo San Vito, nei territori dei comuni di Custonaci e San Vito Lo Capo.
Il piccolo borgo marinaro di Macari (o Makari, come il titolo della fiction), a pochi chilometri da San Vito lo Capo, che dà il nome a un intero golfo.
Conta solo 450 abitanti ed è un vero gioiellino e gode di una posizione davvero unica, a pochi minuti dalla spiaggia di Baia Santa Margherita e dalle calette di ciottoli più belle della zona.
Come non restare affascinati dai colori di San Vito lo Capo, di Scopello e della Riserva dello Zingaro.
Li chiamano i “Caraibi siciliani” e un motivo ci sarà: acque cristalline con mille striature di turchese e di verde smeraldo, palme che punteggiano la sabbia bianca e finissima, una leggera brezza anti-afa anche nei mesi più torridi.
Sembra di essere in una località della Repubblica Dominicana.
San Vito Lo Capo un vero e proprio angolo caraibico. A ridosso della Riserva naturale dello Zingaro, con le sue calette da cartolina, è il paradiso di chi ama, oltre al mare trasparente, la buona tavola e quel certo non so che della Sicilia arabo-normanna, le sue tradizioni e il folklore tipico.
Questo lembo di costa della Sicilia è uno dei pochissimi tratti rimasti praticamente incontaminati, merito del fatto che la Riserva naturale orientata dello Zingaro è stata la prima riserva a essere istituita in Sicilia.
Il territorio ricade in parte nel Comune di San Vito lo Capo e in parte nel Comune di Castellammare. Consiste in sette chilometri di costa e in circa 1.700 ettari di natura incontaminata. La maggior parte dei turisti che visita la riserva percorre il sentiero costiero per raggiungere una delle sette piccole spiagge, selvagge e affascinanti, che offre.
#makari #macari #fiction #sicilia #sicily