11 maggio 1912 – Tre anni dopo aver dato alle stampe il Manifesto del Futurismo, sulle “Edizioni futuriste di Poesia” il poeta Filippo Tommaso Marinetti pubblica il Manifesto tecnico della letteratura futurista. Il documento auspica la nascita di una letteratura rivoluzionaria e libera da tutte le regole, persino quelle grammaticali, ortografiche e di punteggiatura.
L’appassionato disgusto per le idee del passato, specialmente per le tradizioni politiche e artistiche, insieme all’amore per la velocità, per la tecnologia, persino per la violenza, porterà nel dopoguerra prima all’ispirazione e poi a un rapporto abbastanza problematico con il fascismo.
Estratto dal Manifesto:
“In aeroplano, seduto sul cilindro della benzina, scaldato il ventre dalla testa dell’aviatore, io sentii l’inanità ridicola della vecchia sintassi ereditata da Omero. Bisogno furioso di liberare le parole, traendole fuori dalla prigione del periodo latino! Questo ha naturalmente, come ogni imbecille, una testa previdente, un ventre, due gambe e due piedi piatti, ma non avrà mai due ali. Appena il necessario per camminare, per correre un momento e fermarsi quasi subito sbuffando!
Ecco che cosa mi disse l’elica turbinante, mentre filavo a duecento metri sopra i possenti fumaiuoli di Milano. E l’elica soggiunse:
Siccome la velocità aerea ha moltiplicato la nostra conoscenza dei mondo, la percezione per analogia diventa sempre più naturale per l’uomo. Bisogna dunque sopprimere il come, il quale, il così, il simile a. Meglio ancora, bisogna fondere direttamente l’oggetto coll’immagine che esso evoca, dando l’immagine in iscorcio mediante una sola parola essenziale.
6. Abolire anche la punteggiatura. Essendo soppressi gli aggettivi, gli avverbi e le congiunzioni, la punteggiatura è naturalmente annullata, nella continuità varia di uno stile vivo che si crea da sé, senza le soste assurde delle virgole e dei punti. Per accentuare certi movimenti e indicare le loro direzioni, s’impiegheranno segni della matematica: + – x : = > <, e i segni musicali.”
Testo integrale: Manifesto tecnico della letteratura futurista
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