Roma, 17 mar. (askanews) – Cambiare il paradigma dell’internazionalizzazione, spostare il focus dalla delocalizzazione e creare una filiera dell’industria italiana che faccia esplodere le potenzialità di una sinergia tra le associazioni imprenditoriali e la rete diplomatica, di rapporti del Sistema Paese. E uno degli obiettivi del mandato presidenziale di Maria Luisa Meroni alla guida di Confindustria Est Europa, la rete di rappresentanze confindustriali che collega oltre 1.000 aziende nell’area.
"Le priorità del mio mandato coincidono con le priorità che ha Confindustria Est Europa, la nostra federazione che raggruppa le 11 rappresentanze internazionali che hanno l obiettivo di rendere la presenza italiana sempre più efficace e integrata nel sistema e si propongono anche come collettore dell esigenze delle aziende italiane interessate a quest’area e mettono a disposizione tutte le competenze e le relazioni che abbiamo a disposizione".
Ma prima di tutto, per Meroni bisogna fare squadra e puntare a sfruttare la presenza nei Paesi dell’area, dall’Albania al Montenegro, dalla Polonia alla Romania, dalla Bulgaria all’Ucraina, sia come mercato di sbocco che come ponte per arrivare più lontano: "L’obiettivo che terrei a sottolineare è che si vuole cambiare il paradigma: non bisogna vedere l’Est Europa solo come un luogo di delocalizzazione produttiva basata solo su vantaggi fiscali o sul costo della manodopera. Oggi le dimensioni geografiche sono cambiate, quindi le opportunità che questi mercati offrono vanno dall’Europa fino ai mercati dell’Asia centrale. Vorrei individuare una progettualità per una filiera trasversale dell’industria italiana, perché se siamo in grado di sfruttare il valore della nostra rete internazionale in ogni paese insieme alle 150mila aziende di Confindustria si possono ottenere grandi risultati".
Utilizziamo i cookies.