Tra i molti disperati in fila, tante storie toccanti
Un altro sabato di lunghe code davanti alla sede dei volontari di Pane Quotidiano, migliaia di persone hanno atteso per ore il proprio turno per poter ricevere un pasto e beni di prima necessità. Tra i molti disperati in fila, tante storie toccanti: «Ho perso il lavoro dopo un tumore e non ricevo soldi per la disabilità, posso venire solo qui per mangiare qualcosa», racconta un ex-imbianchino. «La pandemia ha peggiorato tutto». Un altro uomo confessa: «Prima mi vergognavo, ma adesso non più». Tra di loro, anche tanti cosiddetti nuovi poveri: «Ero fotografo, ma da un anno non lavoro a causa del Covid e non ho ancora ricevuto sostegni da parte del governo. Senza Pane Quotidiano, non saprei come andare avanti». ( AGTW – CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/video/f19b022e-99e3-11eb-b5ec-e2a937afbc0d
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