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27 ottobre 1962 – Muore il Presidente dell’ENI Enrico Mattei: l’aereo su cui vola precipita nelle campagne pavesi in circostanze mai completamente chiarite. Recenti indagini giudiziarie hanno stabilito essersi trattato in realtà di un attentato, di cui sono stati ipotizzati diversi possibili mandanti ed esecutori: dalla CIA alle “Sette sorelle” (le maggiori aziende petrolifere mondiali), dai Servizi segreti francesi alle alte sfere dello stesso Stato italiano con il probabile aiuto di Cosa Nostra.
Mattei aveva risollevato le sorti del settore energetico nazionale nel dopoguerra, opponendosi alle volontà statunitensi e della grande imprenditoria italiana riguardo alla messa in liquidazione dell’AGIP. Forte del sostegno popolare, grazie alle sue doti comunicative e imprenditoriali Mattei era riuscito a stringere accordi estremamente vantaggiosi con i più poveri tra i paesi produttori di petrolio, scavalcando il cartello delle “Sette sorelle” con l’ambizioso scopo di rendere l’Italia autonoma da un punto di vista energetico.
In seguito, diversi giornalisti perderanno la vita subito dopo aver indagato sul caso Mattei, come ad esempio Mauro de Mauro e persino Pier Paolo Pasolini, che al tempo della morte stava lavorando al romanzo-inchiesta “Petrolio”.
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