6 agosto 1985 – Dopo aver colpito a morte l’agente di scorta Roberto Antiochia, un gruppo di fuoco di Cosa Nostra uccide il vicequestore Ninni Cassarà, il più brillante investigatore palermitano, stretto collaboratore del Pool antimafia e diretto superiore del commissario Beppe Montana, assassinato appena nove giorni prima.
Cassarà spira sulle scale di casa tra le braccia della moglie Laura, accorsa in lacrime dopo aver visto l’accaduto dal balcone dell’abitazione insieme alla figlia.
Le indagini del poliziotto risulteranno comunque fondamentali per l’istruzione del Maxiprocesso.