Roma, 15 mar. (askanews) – Il giornale russo Novaya Gazeta, noto per le sue inchieste critiche sul regime del presidente russo Vladimir Putin, è stato oggetto di un attacco con un agente chimico. A renderlo noto è stato lo stesso giornale – oggetto nel corso degli anni di numerosi attacchi anche a singoli giornalisti – in un comunicato.
"In mattinata un attacco chimico è stato compiuto contro l’edificio in cui si trova il nostro ufficio editoriale", ha dichiarato il direttore della pubblicazione, Dmitry Muratov.
Secondo Muratov le forze di polizia stanno esaminando la sostanza versata davanti all’ingresso, il cui odore era così pungente che si sentiva in tutta la strada.
Anche se il giornale non ha indicato chi potrebbe celarsi dietro l’attacco, Muratov ha osservato che pochi giorni prima tre organizzazioni non governative avevano annunciato un’azione legale contro il gruppo di mercenari paramilitari russi "Wagner" con l’accusa di aver torturato e decapitato un dissidente siriano, basandosi su articoli della Gazeta.
Il gruppo Wagner, attivo in diversi conflitti in Africa, Medio Oriente e Ucraina, sarebbe controllato attraverso una serie di scatole cinesi da un potente oligarca molto vicino a Putin, Evgenij Prigozhin. Prigozhin è anche ricercato dall’Fbi per interferenza nelle elezioni Usa attraverso un’altra società da lui controllata, considerata dall’agenzia americana una fabbrica di troll informatici.
Novaya Gazeta, fondato nel 1993, ha sofferto negli anni molti attacchi ai suoi locali e giornalisti: il caso più noto è quello dell’uccisione nel 2006 della giornalista Anna Politkovskaya, che aveva lavorato sulle tattiche del Cremlino in Cecenia. Nel 2017 anche la columnist Yulia Latynina era scappata dalla Russia dopo una serie di attacchi fra cui l’incendio della sua auto e l’attacco con uno spray chimico attraverso una finestra di casa sua. Anche Latynina – ha osservato il direttore della Gazeta Muratov – aveva scritto articoli su Prigozhin.
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