Roma, 22 feb. (askanews) – Migliaia di persone continuano a scendere in piazza e a protestare in tutto il Myanmar a tre settimane dal golpe ma la tensione è altissima dopo la morte di alcuni manifestanti.
La giunta militare ha inasprito i toni dopo un weekend di sanguinose violenze, avvertendo i manifestanti che "rischiano la
vita". Ma la mobilitazione per la democrazia nel Paese non mostra segni di debolezza.
L’avvertimento è arrivato dopo che due persone sono state uccise a Mandalay dagli spari della polizia, che ha aperto il fuoco sulla folla scesa in strada, mentre un’altra è morta a Yangon. "I manifestanti stanno esortando le persone, soprattutto gli adolescenti e i giovani, a intraprendere un percorso del confronto, in cui perderanno la vita", ha spiegato la giunta militare.