Milano, 30 mar. (askanews) – Il bilancio delle vittime delle proteste in Myanmar si fa sempre più grave. Secondo l’ong "associazione per l’assistenza ai prigionieri politici" più di 500 civili, tra cui numerosi studenti e adolescenti, sono stati uccisi dalle forze di sicurezza locali dopo il colpo di Stato militare del primo febbraio scorso.
Nonostante i rischi, le persone continuano a scendere in piazza per la democrazia. Questa immagini arrivano da Dawei, città enl Sud del Paese. I manifestanti portano cartelli con scritto "Noi vogliamo la democrazia" e foto della leader Aung San Suu Kyi