Octo Telematics, la via “italiana” alla Smart Mobility

di Redazione

Octo Telematics, la via “italiana” alla Smart Mobility

| mercoledì 31 Mar 2021 - 14:02

Milano, 29 mar. (askanews) – Disegnare una "via italiana" alla Smart Mobility e alle Smart Cities mettendo intorno a un tavolo player industriali e policy maker. E’ l’obiettivo che si sono dati Octo Telematics e The European House Ambrosetti con il Connected Mobility Forum in programma il 17 settembre che servirà come momento di sintesi del lavoro svolto in questi mesi dai tavoli tematici, coordinati da un Comitato Scientifico. Nicola Veratelli, Ceo di Octo Telematics: "Ci è piaciuta l’idea un po’ azzardata di realizzare un evento strutturato per dare una ‘vision’, il primo step di un percorso italiano, di una via italiana, alle smart cities attraverso la smart mobility. E chissà, perché no, magari diventare un punto di riferimento anche per l’Europa e per il resto del mondo, seguendo un approccio scientifico e pragmatico non solo una rappresentazione di ‘speech and talks’. Questa è una cosa molto più strutturata".

Octo Telematics ha sede a Roma ed è un’azienda globale nata nell’InsurTech e nella gestione di flotte rental e in sharing, e oggi è leader nella smart mobility e nell’analisi di dati da dispositivi connessi grazie a una piattaforma scalabile adattabile a qualunque business e algoritmi di proprietà per elaborare i dati. In Italia oltre alle Black Box delle assicurazioni, gestisce la piattaforma della flotta Eni Enjoy inclusa la tecnologia Keyless e sanificazione e fa parte del servizio Move-In di Regione Lombardia. Octo Telematics può contare su 6 milioni di veicoli connessi, 500mila incidenti analizzati e 285 miliardi di miglia di guida registrate. Il più grande "data lake" in circolazione. Da quasi due anni alla guida c’è Nicola Veratelli manager cresciuto all’estero che ha disegnato la "Vision Zero": un piano di sviluppo che punta a zero inquinamento, zero traffico e zero incidenti come orizzonti di una mobilità sostenibile e connessa che deve diventare un obiettivo strategico del Sistema Paese.

"E’ evidente che se vogliamo migliorare la qualità della vita che è l’outcome primario chiaro anche di questo Recovery Fund, ci sarà una risoluzione su questo. Poi detto in maniera esplicita, anche la nuova struttura che Draghi ha dato al governo con la creazione di organismi che sono focalizzati su questo topic. Con queste ristrutturazioni, anche a livello di establishment, stiamo andando nella direzione giusta, quindi tendo ad essere positivo".

I device e l’analisi dei dati hanno avuto effetti positivi sui business coinvolti. Grazie alle Black Box, i premi delle assicurazioni sono diminuiti del 10% circa e oggi il 24% delle polizze è basata su servizi telematici, nel 2024 saranno più del 50%. E Octo punta ad offrire nuovi servizi come la gestione digitale dei sinistri.

"Stiamo elaborando una capability – spiega Veratelli – che è straordinaria e siamo ancora in fase di sviluppo. Non soltanto ti diremo quando c’è l’incidente, ma saremo in grado di fornire all’assicurazione il valore e la stima del danno senza che venga mandato qualcuno a fare la visualizzazione del danno. Quindi poi liquidare teoricamente in real time l’incidente".

Allo studio c’è anche la diagnosi predittiva dei danni fisici per agevolare i soccorsi in caso di incidente. E un domani tutto questo dialogherà con i dispositivi di gestione delle abitazioni e di cura della persone unendo vehicle, leaving e people. Guardando avanti Veratelli non esclude l’ipotesi di Ipo, già tentata nel 2018, e vede quasi certo un processo di consolidamento del settore oggi troppo frammentato. "Per quanto riguarda il mercato e l’Ipo, oserei dire non lo escludo però di più non ti posso dire. E’ chiaro che l’azienda adesso sta cominciando ad andare nella direzione giusta. I risultati sono stati sicuramente positivi. Il nostro primo anno è stato l’anno della pandemia, ciò nonostante vedere questi risultati fa piacere, vuol dire che la direzione è quella giusta", conclude Veratelli.

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