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Okonjo-Iweala: le mie sfide al Wto? Pandemia e dar voce a tutti

Milano, 16 feb. (askanews) – La lotta alle conseguenze della pandemia, ma anche una revisione profonda dell’Organizzazione mondiale del commercio e dar voce a tutti gli stati membri. Sono queste le priorità indicate da Ngozi Okonjo-Iweala, appena nominata a capo del Wto, prima donna e prima esponente africana ad assumere la guida dell’organizzazione di Ginevra.

"Sono profondamente onorata e toccata dal sostegno che ho ricevuto dai membri del Wto. Dirò che è allo stesso tempo entusiasmante e che intimidisce essere qui, perché prendo le redini dell’Organizzazione mondiale del commercio in un momento di grande incertezza e di grandi sfide": queste le prime parole dell’economista nigeriana da nuovo direttore generale del Wto.

"Le nostre priorità: la necessità di modernizzare le nostre regole, dobbiamo capire come il Wto possa contribuire a risolvere la situazione innescata dalla pandemia, dobbiamo esaminare le nostre procedure e alcune parti dell’istituzione. C’è così tanto da fare, ecco perché parlo di una revisione profonda e su larga scala. Ma naturalmente non sarà facile", ha sottolineato Okonjo-Iweala.

Alla guida del Wto, dovrà contrastare le proteste contro le conseguenze della globalizzazione e del capitalismo da una parte, e le richieste dei Paesi meno sviluppati, anche quelli della "sua" Africa per il disequilibrio rispetto alla mancanza di peso nelle decisioni.

"Quando guardiamo alla composizione del Wto, dobbiamo essere coscienti che ogni membro deve beneficiare delle azioni dell’istituzione, non solo i membri medi o grandi, ma anche i piccoli e le piccole economie allineate. Credo che sia molto importante", ha concluso l’economista nigeriana.

Redazione

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