Se Putin, con il riconoscimento e l’invasione delle province del Donbass, voleva mostrare al mondo il declino e l’irrilevanza dell’Occidente ci è riuscito benissimo.
In un colpo solo ha mostrato quanto siamo interdipendenti economicamente.
Quanto le nostre opinioni pubbliche siano refrattarie a inviare soldati in giro per il mondo.
E quanto l’Occidente stesso sia un insieme di interessi diversi, spesso contrapposti.
Qualunque cosa accada, oggi ci siamo svegliati in un mondo sempre più diverso da quello che ci raccontiamo.
Un mondo in cui la Russia si prende mezza Ucraina senza colpo ferire,
è un mondo in cui domani la Cina potrebbe prendersi Taiwan, come del resto si è già presa Hong Kong.
Non rimpiangiamo l’era dell’impero americano, ma dobbiamo prendere attoche quel mondo è finito.
Che ci sono potenze che agiscono in spregio ai valori delle liberaldemocrazie occidentali.
Che è più facile che l’autocrazia contamini le democrazie occidentali anziche il contrario.
Che non abbiamo più modo di invertire questa tendenza con le armi dell’economia.
Capirlo è già un primo passo.
Agire di conseguenza, una sfida che mette i brividi solo a pensarci.L’articolo completo: https://www.fanpage.it/esteri/lo-scacco-matto-di-putin-nel-donbass-mette-a-nudo-la-fine-delloccidente/
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