Una sessantina di persone in centro a Bologna per protestare contro le chiusure causa Covid e contro l’obbligo di indossare la mascherina. In una Bologna semi-deserta causa lockdown, un gruppo di No-Mask ha organizzato una passeggiata per le vie del centro in segno di protesta contro le restrizioni da parte del governo. Succede sabato 6 marzo 2021, proprio nelle giornate in cui l’Emilia-Romagna – e Bologna in particolare – registrano un record di contagi: quasi mille solo in un giorno nel capoluogo emiliano e più di tremila in regione (il numero esatto è 3.232 casi positivi). Durante le riprese, siamo stati aggrediti da alcuni manifestanti: "Ti spacco la telecamera, non hai il diritto di riprendermi".
Gli organizzatori avevano dato l’appuntamento sui social network: una "passeggiata per la libertà riservata a coloro che vogliono tornare alla normalità, uniti contro questo governo", si legge nella descrizione. "Esclusivamente per gente coraggiosa e consapevole che non indossa la mascherina, oggetto di oppressione e simbolo di questa dittatura sanitaria".
L’evento, che quindi era pubblico, si è però trasformato in una caccia alle streghe contro i giornalisti venuti a documentare. Prima ancora che ci fosse possibile porre qualsiasi domanda, siamo stati intimiditi e minacciati. Diversi manifestanti hanno tentato di impedirci di riprendere mettendo le mani sui nostri strumenti di lavoro. Il corteo è poi proseguito lungo le vie del centro, da via dell’Indipendenza a via Righi per poi ritornare presso la Fontana del Nettuno. Le forze dell’ordine, presenti sul posto, hanno trattenuto un manifestante che cercava di sottrarsi all’identificazione.
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