18 ottobre 1977 – Termina tragicamente il cosiddetto “Autunno Tedesco”, periodo a cavallo tra il settembre e l’ottobre del 1977 caratterizzato dagli attentati compiuti dalla RAF (Rote Armee Fraktion, anche nota come Banda Baader-Meinhof).
A Mogadiscio, poco dopo la mezzanotte, le teste di cuoio tedesche fanno irruzione sul velivolo della Lufthansa dirottato cinque giorni prima da membri del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (alleati dell’organizzazione terroristica tedesca), uccidendo 3 dei 4 sequestratori e riuscendo a liberare tutti gli ostaggi. L’obiettivo del dirottamento sarebbe stato quello di ottenere il rilascio dei leader della RAF reclusi nel carcere di Stammheim (Stoccarda).
A distanza di poche ore dal raid muoiono in carcere Andreas Baader, Jan-Carl Raspe e Gudrun Ensslin: Baader e Raspe presentano lesioni da armi da fuoco, la Ensslin viene ritrovata strangolata dal cavo di un altoparlante. Una quarta detenuta, Irmgard Möller, sopravvive nonostante quattro coltellate al cuore.
Per ritorsione la RAF uccide subito dopo il presidente della Confindustria tedesca Hanns-Martin Schleyer, nelle mani dei terroristi dal 5 settembre precedente quando era stato sequestrato a Colonia in un sanguinoso agguato, terminato con la morte dei quattro uomini di scorta.
Nonostante la versione ufficiale parli di suicidio dei militanti della RAF, si sospetta ancora oggi che le morti siano dovute a un’esecuzione sommaria.