📌 "Questo non è il tuo Paese. Sei un genocida. Restituisci quello che ci hai rubato". Parole molto aggressive, violente – anche perché urlate avvicindosi al destinatario, #Re Carlo d’Inghilterra, in questi giorni in viaggio in #Australia, parole pronunciate da una senatrice aborigena, Lidia Thorpe, nel secondo giorno della visita dei reali britannici nell’antica capitale australiana, Canberra.
Nel suo discorso Re Carlo aveva ricordato i suoi anni da studente in Australia, aveva parlato della pandemia di Covid e della vulnerabilità del continente alla crisi climatica, ma soprattutto aveva fatto riferimento alle comunità indigene, gli aborigeni, e a quello che aveva imparato da loro. La sua esperienza era stata "plasmata e rafforzata dalla loro antica saggezza". Parole che non sono state sufficienti per calmare gli animi di chi rappresenta gli aborigeni.
Alla fine del discorso l’interruzione di Lidia Thorpe, senatrice indipendente di Victoria, che si è avvicinata a Re Carlo III, indossando una pelle di opossum, animale tipico dell’Australia.
"Avete commesso un genocidio contro il nostro popolo – ha urlato Thorpe. "Restituiteci la nostra terra. Restituiteci ciò che ci avete rubato: le nostre ossa, i nostri teschi, i nostri bambini, la nostra gente. Hai distrutto la nostra terra. Dateci un trattato. Vogliamo un trattato in questo paese. Sei un genocida".
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