Roma, 8 mag. (askanews) – I resti fossili di nove uomini di Neanderthal – alcuni datati tra i 50.000 e i 68.000 anni, mentre il più vecchio potrebbe avere tra i 90.000 e i 100.000 – sono stati scoperti nella grotta di Guattari a San Felice al Circeo, in provincia di Latina. Sarebbero tutti esemplari adulti, forse un unico ragazzo. Ritrovati anche resti di iene, un elefante, un rinoceronte, un orso delle caverne e di un uro, il grande bovino estinto. Una scoperta straordinaria per il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini:
"Una scoperta straordinaria, una scoperta di cui parlerà tutto il mondo perché arricchisce le ricerche dell’Uomo di Neanderthal di tutto il mondo, frutto del lavoro della nostra Soprintendenza, insieme alle Univerità e agli enti di ricerca, davvero una cosa straordinaria", ha commentato.
Assieme ai resti di altri due individui trovati in passato nell’area, il numero totale degli uomini di Neanderthal trovati nella Grotta di Guattari sale a 11, confermando che si tratta di uno dei siti più importanti al mondo per la storia dei Neanderthal. A guidare il progetto di scavi è stato Francesco di Mario, direttore locale di antropologia Mario Rossi, secondo il quale la scoperta getta una luce importante sulla storia della popolazione italiana.
La scoperta segue una nuova ricerca iniziata nell’ottobre 2019 nella Grotta di Guattari, trovata per caso da un gruppo di operai nel febbraio 1939.
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